Big Data e Internet of Things: sfide e opportunità

All'aumentare del numero di oggetti connessi, aumentano anche i Big Data disponibili. Megadati che sono un'opportunità ed una sfida. Un'opportunità per le aziende che possono usare le informazioni raccolte per prendere decisioni che ne accrescano la competitività. Una sfida perchè questi dati vanno protetti per tutelare privacy e sicurezza.

Cosa sono i Big Data

Con Big Data si fa riferimento ad un enorme volume di dati raccolti attraverso il sistema IT di un'azienda. Possono essere sia dati grezzi che strutturati. Ciò che conta, però, parlando di megadati, non è tanto la loro quantità, ma piuttosto l'uso che un'impresa può farne: analizzare queste informazioni per prendere decisioni, il Data Mining.

La prima definizione di Big Data risale al 2001, quando l'analista di Gartner, Douglas Laney, stabilì un modello di crescita dei dati basato su 3 elementi: modello delle 3 V.

1) Volume - Indica la quantità di dati generati ogni secondo da sensori, log, email, Social media, database tradizionali, eventi.

2) Varietà - Indica i diversi tipi di dati generati, raccolti e usati (non strutturati, semi strutturati e strutturati, disponibili in formato testuale, immagine, video, audio, email...)

3) Velocità - Indica la velocità di generazione dei dati e la velocità con cui diventano disponibili per essere oggetto di analisi.

Con l'aumentare del volume di dati, IBM ha introdotto un quarto elemento:

4) Veridicità - Indica l'incertezza, perchè i dati generati potrebbero essere non veritieri e incompleti, se le sorgenti da cui provengono non sono certificate.

Un grande potenziale, usato in minima parte

Ogni secondo, nel mondo, viene creata e immagazzinata una quantità di dati gigantesca. Sono numeri inimmaginabili che continuano a crescere: ma solo una piccola parte di queste informazioni viene analizzata.

Un'occasione mancata, perchè i Big Data possono fornire molte risposte ai tanti problemi che le aziende affrontano ogni giorno: come ridurre i costi di gestione, come risparmiare tempo, come migliorare i propri prodotti e produrre solo le quantità necessarie, come anticipare i guasti, come creare offerte in base alle abitudini dei propri clienti...

Da dove provengono i Big Data: Internet of Things, Social Media, Open Data

I Big Data provengono da tre fonti principali, fra queste, anche i sistemi per l'Internet of Things:

1 – Dati dall'IoT

In questo blog ne abbiamo parlato spesso: una delle fonti dei megadati sono gli Smart Objects, gli oggetti intelligenti che grazie ai sensori IoT raccolgono e trasmettono informazioni in tempo reale.

2 – Dati dai Social

Milioni di utenti ogni giorno condividono dati sui Social, queste informazioni sono molto utili soprattutto per le vendite, il marketing e l'assistenza clienti.

3 – Altre fonti

Gli Open Data sono dati pubblici provenienti da diversi siti web, come dati.gov.it ed il Portale Open Data dell'Unione Europea

Internet of Things, nuovi dati in crescita da proteggere

Se l'Internet of Things è una delle risorse principali per i Big Data, ne consegue che lo sviluppo dell'IoT e la crescita degli oggetti connessi porteranno in breve tempo ad un'impennata dei megadati disponibili in tempo reale. Diventa quindi fondamentale per le aziende dotarsi di sistemi di Business Intelligence che le aiutino a identificare in breve tempo le informazioni importanti.

Tuttavia, ne abbiamo già parlato qui,con l'aumentare degli oggetti connessi e dei dati disponibili, aumenta anche il rischio per la privacy e la sicurezza dei Big Data.

Gli esperti sostengono che l'intelligenza artificiale è la chiave per proteggere i megadati da intrusioni e che la sicurezza informatica stia facendo passi da gigante. Quindi proteggere i Big Data è possibile, a patto che gli utenti imparino ad usare i loro Smartphone, computer e tablet consapevolmente.

Spesso, infatti, le falle nel sistema IoT non derivano da problemi alla piattaforma o ai sensori, ma dai dispositivi degli utenti, le cui impostazioni di sicurezza sono facilmente penetrabili perchè configurate in modo scorretto.